La Groenlandia nord orientale è detta anche la terra di Erik il Rosso. La prima scoperta dei questa terra da parte degli europei avvenne circa nel 900 d.C. L'isola fu colonizzata circa un secolo dopo da coloni norvegesi; il primo e il più famoso di questi esploratori fu appunto Erik il Rosso, un abitante dell'Islanda di origini norvegesi, il cui soprannome “il Rosso” si riferisce al colore rosso dei capelli. I due principali insediamenti norvegesi furono poi l'Insediamento Orientale a sud e l'Insediamento Occidentale a nord, entrambi sulla costa sud-occidentale della Groenlandia.
Erik il Rosso
Erik il Rosso, il Condottiero e navigatore normanno-vichingo, nato - pare - nel 940 in Norvegia, fin dalla prima gioventù dimostro un carattere forte e ribelle tanto da venire esiliato a causa di un omicidio a seguito una violenta lite che vide coinvolto anche il padre. Dovette fuggire in Islanda. Qui si stabilì sulla costa occidentale, ma dopo poco tempo, intorno al 982 fu nuovamente esiliato per tre anni dall’isola per un ulteriore omicidio in una rissa. Nel 985 approdò sulla costa meridionale della Groenlandia.
Groenlandia: “Terra Verde”
La Groenlandia di Erik il Rosso era una terra inospitale ma per i vichinghi abituati agli eccessi climatici, la quantità di pesce, di pascoli, di mammiferi marini e uccelli commestibili ne facevano una zona migliore rispetto a quella norvegese o Islandese. Per aumentare le probabilità di sopravvivenza di una comunità in una terra comunque inospitale, in cui la vita, la sopravvivenza, era durissima per molti mesi all’anno, Erik aveva bisogno di ingrandire la sua colonia. Doveva assolutamente convincere altri a seguirlo in questa terra, e ci riuscì!
Allo scadere del bando di 3 anni, nel 988 tornò in Islanda alla ricerca di altri coloni con racconti di una terra così fertile che chiamò “Terra Verde” (Greenland): un nome attraente. Assieme a Erik ripartirono per la Groenlandia molte navi e i nuovi coloni si stabilirono nei fiordi sudoccidentali dell’isola mentre Erik si stabilì a Brattahlid nel fiordo che da lui prese il nome l’Eriksfjord, dove divenne capo della comunità.
Terra di Erik il Rosso
In tempi ben più recenti, "Terra di Erik il Rosso" fu il nome dato dai Norvegesi ad un'area specifica sulla costa nord della Groenlandia orientale (disabitata allora e anche oggi) occupata dalla Norvegia nei primi anni trenta. L'area si estende da Scoresbysund verso nord, fino a Daneborg (circa), sulla cosa est della Groenlandia.
L'interesse norvegese era da ricercare nel fatto che il tratto di costa era particolarmente strategico per la pesca e i commerci. Dopo varie recriminazioni Fra Danimarca e Norvegia, però, la Corte permanente di giustizia internazionale nel 1933 decise che la Terra di Erik il Rosso non apparteneva alla Norvegia e ritornò così alla Danimarca.